Tre punti importantissimi, ma enorme è la sensazione di disagio dovuta alle troppe incertezze di questa squadra, a volte solida, a volte mediocre, buona e scarsa. Difficile inquadrarla, ma le sensazioni non sono buone.
 
PRIMO TEMPO
Nei primi minuti due ottime occasioni per Immobile che da posizione angolata “passa” la palla al portiere, e con Keita che come suo solito eccelle nell’uno contro uno e nell’egoismo, tira alto non di molto.
Nonostante il buon inizio si nota come l’Empoli arrivi sulla tre quarti con eccessiva facilità. Quasi subito (circa 10′) Biglia si fa male e viene sostituito da Cataldi, che rappresenta una delle note più agrodolci della giornata, a tratti eccessivamente lento e falloso. Wallace sembra dare discrete garanzie e De Vrij è perfetto, non ne sbaglia una, e questa è una grande notizia. Un’altra bella notizia è rappresentata da Strakosha, che compie nell’arco della partita due o tre interventi notevoli. Le cose migliori della Lazio si vedono dal 25′ al gol di Keita (29′), e coincidono con il risveglio di Anderson; resosi protagonista di una bellissima azione con assist per Keita, purtroppo murato da un difensore in una sorta di rigore in movimento. Al 28′ circa gran tiro di Immobile con parata miracolosa di Skorupski. Dopo un solo minuto arriva finalmente il vantaggio grazie ad una grande azione di Anderson e gol di Keita con un tiro secco nell’angolo alla sinistra del portiere. Al 43′ bella parata d’istinto di Strakosha su Gilardino.
 
SECONDO TEMPO
Si comincia con una traversa di Pucciarelli, e la Lazio progressivamente inizia a dare campo agli avversari. Keita al 65′ per la seconda volta tira alto da ottima posizione. I minuti passano, e sale la paura che da tre punti se ne porti a casa solamente uno; le sostituzioni di Keita ed Anderson ci possono stare, ma in una squadra che vuole l’Europa i sostituti non possono essere Lukaku e Lombardi, seppur il ragazzo goda della nostra stima. All’86’ altra bella parata di Strakosha; poi per fortuna ci pensa l’Empoli a farci tirare il fiato regalandoci un calcio d’angolo e 5 minuti di sollievo, con Wallace che su una bella iniziativa di Sergej Milinkovic-Savic spara alto da ottima posizione. Infine, il gol del definitivo sollievo con l’uomo della storia, un suo gol ha sempre un sapore intenso, se poi arriva al 90′ di una brutta partita ancora meglio.
 

COMMENTO

Il risultato e la classifica ci sorridono, ma solo quelli. Verrebbe quasi la tentatazione di fare subito la proposta di un altro annetto a Miro, nel caso gli andasse ancora, visto che in questa squadra ci sta tutto e non può mai obiettivamente fare peggio di alcuni panchinari o addirittura titolari. E’ una squadra compassata, a volte lenta, che per circa 10 volte si è fatta rubare la palla a centrocampo. La sensazione, chiamiamola anche speranza visto come è  stato portato avanti il mercato, è che i cambiamenti societari potrebbero non essere finiti (nota la nostra considerazione a livello professionale del direttore sportivo), tuttavia almeno per questo campionato occorre fare di necessità virtù ed attenerci alla rosa presente. Per ripeterci, i rimpiazzi non possono essere Strakosha (comunque bravissimo) e Lombardi. Restiamo indecisi su Cataldi, che continuiamo ad aspettare come faro del centrocampo, indubbiamente il giocatore più onesto a fine gara, ma che commette ancora troppi errori. Per il momento la classifica va guardata ancora dietro, troppo difficile avanti; se cominceranno ad arrivare i risultati con le forti e con le grandi, sarà comunque una piacevole sorpresa. Migliori in campo Keita – De Vrij – Strakosha, peggiori Cataldi per una prestazione così così condita da un cartellino giallo ed Immobile, troppo lento oggi. Squadra rimandata al 1°Ottobre, giorno di Udinese – Lazio.

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